Il Miele di Acacia rappresenta per l’apicoltore italiano il più diffuso ed apprezzato tra i vari tipi di mieli uniflora.
Si ricava dai fiori di un’unica pianta da cui prende il nome, l‘Acacia, anche detta Robinia Pseudoacacia che è una pianta a portamento arbustivo o arboreo, appartenente alla famiglia delle leguminose, che può raggiungere i 20 metri d’altezza.
E’ stata importata in Europa dal Nord America all’inizio del XVII secolo da Jean Robin, erborista del re Enrico IV di Francia, da cui ha preso il nome. In Italia è apparsa alla fine del XVIII secolo, diffondendosi in tutte le regioni, ma quelle dove attualmente si produce miele in modo consistente sono il Piemonte, la Lombardia, il Veneto, l’Emilia-Romagna, la Toscana, l’Abruzzo e la Campania.
Caratteristiche e proprietà del miele di acacia
In aggiunta alle peculiari proprietà che sono offerte da tutti i tipi di miele uniflora e multiflora, bisogna ricordare che il miele di acacia:
- è un prodotto naturale che non ha bisogno di alcun conservante
- ha un elevato potere dolcificante ed energetico
- è immediatamente assimilabile perché costituito da zuccheri semplici quali il glucosio e il fruttosio, in percentuali diverse, secondo le fioriture da cui proviene
- è di facile digeribilità e apporta inoltre proteine, vitamine, sali minerali e amminoacidi.
Tra le caratteristiche del miele di acacia vanno ricordate la limpidezza, il profumo leggero, il sapore delicato e la dolcezza che conquista tutti, anche chi non è molto goloso. Inoltre va sottolineato che:
- Sappiamo tutti che chi soffre di diabete non può assumere zuccheri. Il miele di acacia è l’unico tipo di miele indicato anche ai diabetici leggeri, perché in percentuale nella composizione è quello che contiene più fruttosio, assimilabile dall’organismo senza dover ricorrere all’insulina.
- È l’unico tipo di miele che i pediatri consigliano anche per i lattanti di età inferiore ai 12 mesi, come dolcificante del latte vaccino.
Con il clima favorevole la fioritura dell’acacia in Maggio è rigogliosa e non passa inosservata alla vista e soprattutto all’olfatto, un profumo inebriante che stordisce perfino le api, che si tuffano affannosamente sui calici dei fiori stracolmi di nettare, da mattina a sera inoltrata tanto che, se la famiglia è in piena efficienza, la produzione può raggiungere anche i 20 kilogrammi a settimana, per alveare!
A domani per la nostra #ricettadimiele con miele di acacia! Stay tuned!